Come affrontare i nuovi inizi: Aster, il fiore guida

L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante. (Cesare Pavese)

Settembre porta con sé l’aster, fiore che nel suo stesso nome — dal greco astér, “stella” — richiama i concetti di luce e rinnovamento. I suoi petali sottili, disposti a raggiera, evocano il mistero delle costellazioni e l’energia di un ciclo che ricomincia. È il fiore tipico di questo mese, simbolo del tempo in cui fare bilanci e fissare nuovi obiettivi per la crescita personale.

In psicologia, ogni nuovo inizio è un’occasione per riflettere su ciò che abbiamo costruito e su ciò che desideriamo realizzare. In questo processo, l’aster, con i suoi colori e le sue leggende, ci ricorda che ogni traguardo merita di essere celebrato e che i cambiamenti personali richiedono cura, costanza e condivisione. Inoltre, proprio come un campo di aster appare più armonioso quando i fiori crescono insieme, anche la nostra crescita personale è arricchita dalle relazioni e dal sostegno reciproco, aspetti fondamentali anche nei percorsi di psicoterapia individuale e di gruppo.

Leggende e miti

Fin dall’antichità l’aster è stato considerato un fiore speciale. Per i Greci era un amuleto stellato, capace di allontanare il male: si riteneva che bruciarne le foglie tenesse lontani i serpenti. Nel Medioevo era simbolo di fortuna e nuovi inizi, mentre in epoca vittoriana rappresentava amore paziente, fiducia e raffinatezza.

Una credenza popolare racconta che, nelle notti limpide, nei campi di aster si possa udire il sussurro del fiore che dialoga con le stelle. Secondo una leggenda, infatti, l’aster sarebbe nato dalla polvere caduta dal cielo. La più celebre narrazione riguarda la dea Astrea: turbata dal destino dell’umanità, si ritirò in cielo e pianse lacrime che caddero sulla terra trasformandosi in piccoli fiori-stella. Da allora, l’aster è associato a speranza, delicatezza e rinascita.

Queste storie possono diventare metafore preziose in chiave psicologica: come l’aster nato dalle lacrime di Astrea, anche i nostri momenti di difficoltà possono trasformarsi in occasioni di resilienza, nuovi inizi e trasformazione personale. Le leggende ci ricordano che nella vita la bellezza e la forza possono nascere dai momenti più fragili. Lo stesso accade nei percorsi di psicoterapia individuale e di gruppo, dove sostegno e consapevolezza aiutano a far sbocciare il proprio potenziale.

Le qualità dell’aster

  • Resilienza. L’aster fiorisce quando l’estate sta per finire, affrontando il caldo e i primi freddi. Questa capacità di fiorire in condizioni non ideali richiama la resilienza, ossia la capacità di affrontare eventi difficili e cambiamenti, adattandosi senza annullarsi, trovando un nuovo equilibrio. Non significa rigidità, ma flessibilità: piegarsi al vento e trasformare le difficoltà in opportunità di crescita.
  • Pazienza. L’aster non ha fretta: attende la fine dell’estate per mostrarsi. La sua fioritura tardiva insegna che ogni percorso personale ha un tempo proprio. La pazienza non è passività, ma capacità di stare nel presente e lasciare maturare i cambiamenti interiori passo dopo passo. Così come l’aster non forza i suoi petali, anche noi possiamo imparare a fidarci dei nostri ritmi.
  • Apertura. I petali dell’aster si schiudono a raggiera, come piccole stelle che si espandono verso l’esterno. Simboleggiano apertura alla vita, alle relazioni e alle nuove esperienze. Significa anche lasciar entrare prospettive e persone senza paura, ma anche offrire i propri petali agli altri, trasformando l’apertura in generosità e connessione.
  • Delicatezza. L’aster porta con sé un’eleganza delicata: non è appariscente, ma la sua grazia conquista chi sa osservare. Questa delicatezza non è fragilità, bensì attenzione ai dettagli, e rispetto dei tempi e delle emozioni proprie e altrui. 
  • Condivisione. L’aster è associato all’empatia e alla generosità. D’altra parte, un aster isolato è bello, ma un campo di aster lo è ancora di più. Allo stesso modo, la fioritura individuale acquista senso quando si intreccia a quella degli altri, trasformando gli obiettivi personali in occasione di crescita condivisa. 
  • Un fiore dai tanti colori. I colori dell’aster non sono solo belli da vedere: ciascuno porta con sé un messaggio simbolico che arricchisce la metafora della crescita personale:
    • Il viola richiama saggezza e introspezione, qualità preziose nei momenti di trasformazione interiore.  
    • Il rosa evoca amore, delicatezza e gratitudine, incoraggiando il prendersi cura di sé e degli altri.  
    • Il rosso, più raro, simboleggia passione, devozione e impegno.  
    • Il bianco rappresenta purezza e nuovi inizi, come una rinascita.  
    • Le tonalità blu-viola suggeriscono fiducia, calma e stabilità emotiva.

Buoni propositi: quali caratteristiche devono avere per non fallire?

L’aster, chiamato anche settembrino, è il fiore di settembre, il mese dei bilanci e dei buoni propositi. Ci invita a fermarci e a chiederci quali petali abbiamo già fatto sbocciare e quali ancora vogliamo coltivare per la nostra crescita personale. 

Ma quali caratteristiche devono avere dei buoni propositi per trasformarsi davvero in realtà e non restare semplici intenzioni?

In psicologia, uno strumento utile è il modello SMART di George T. Doran, che ci ricorda come gli obiettivi funzionino meglio quando sono:

  • S (Specific – Specifici): chiari e ben definiti.

  • M (Measurable – Misurabili): con progressi valutabili.

  • A (Achievable – Raggiungibili): realistici rispetto alle risorse disponibili.

  • R (Relevant – Rilevanti): importanti e allineati ai propri valori.

  • T (Time-bound – Temporalmente definiti): legati a una scadenza chiara.

Garantire queste caratteristiche aiuta a dare forma concreta ai buoni propositi.

Spesso, però, seguire la teoria non basta: possiamo avere l’elenco più preciso del mondo, eppure sentirci bloccati. A volte la vera differenza sta nel guardarci dentro, nel riconoscere cosa ci motiva davvero e quali risorse possiamo attivare. È lì che i propositi diventano vivi, anche grazie a percorsi di psicoterapia individuale o di gruppo che offrono uno spazio sicuro per trasformare le intenzioni in cambiamento reale.

Dagli obiettivi ai traguardi: 7 strategie per realizzarli e non fallire

Una volta chiariti i nostri obiettivi, serve qualcosa in più per trasformarli in traguardi concreti. La psicologia ci insegna che non basta avere un piano: contano anche atteggiamento, costanza e sostegno. Ecco sette strategie utili per dare continuità ai propri progetti di crescita personale.

  1. Coltivare l’equilibrio: Un obiettivo che dura nel tempo nasce dall’equilibrio tra la spinta ad avanzare e la capacità di ascoltare se stessi tra il desiderio di realizzare e la pazienza di attendere.

  2. Affrontare la paura di fallire: Ogni nuovo inizio porta entusiasmo ma anche timore. La paura non va cancellata ma riconosciuta: darle un nome accettarne la presenza e trasformarla in consapevolezza ci rende più pronti a fare il primo passo.

  3. Rispettare i tempi: Come l’aster che apre i petali uno dopo l’altro anche gli obiettivi hanno un ritmo naturale. Non sono una corsa a ostacoli ma un cammino fatto di tappe pause e riprese.

  4. Allenare la costanza: Molti iniziano con entusiasmo ma si fermano ai primi ostacoli. La differenza la fa la costanza: non significa correre, ma restare presenti al percorso, passo dopo passo. 

  5. Celebrare i successi: Ogni passo avanti anche il più piccolo merita riconoscimento. Celebrare i progressi rafforza la motivazione e ci ricorda che la crescita è fatta di tappe non di arrivi immediati.

  6. Trovare uno spazio sicuro: nei momenti di blocco o di smarrimento, la psicoterapia, online o in presenza, può diventare lo spazio sicuro in cui ritrovare orientamento e nutrire i propri obiettivi.

  7. Valorizzare la relazione con l’altro: Le relazioni sono fondamentali: l’altro non è solo compagno di viaggio ma anche specchio che ci rimanda prospettive nuove e risorse inaspettate. La terapia di gruppo in particolare offre sostegno reciproco e confronto autentico.

Lascia sbocciare i tuoi nuovi inizi

L’aster ci insegna che ogni ciclo ha il suo ritmo e che anche i momenti più incerti possono portare crescita e bellezza. Così come i suoi petali si aprono uno dopo l’altro, anche i nostri obiettivi e propositi richiedono tempo, cura e attenzione.

Prenditi un momento per riflettere. Chiediti: Quali nuovi inizi vuoi coltivare questo mese? Come l’aster, lascia che i tuoi obiettivi sboccino con cura e apertura. Osserva il tuo percorso, riconosci i progressi e accogli le sfide come opportunità di trasformazione. Così, ogni piccolo traguardo diventa un petalo del tuo personale fiore-stella, simbolo di resilienza, bellezza e nuova vita.

E proprio come i fiori traggono forza dal terreno e dall’ambiente che li circonda, anche noi possiamo beneficiare di contesti che favoriscono il cammino di crescita.

La psicoterapia individuale offre uno spazio sicuro e dedicato in cui esplorare emozioni, riflettere sui propri obiettivi e sviluppare strategie di cambiamento personale.

La psicoterapia di gruppo invece permette di confrontarsi con gli altri, ricevere sostegno reciproco e scoprire nuove prospettive, arricchendo il percorso di crescita personale attraverso l’esperienza condivisa.

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